novalogos

Il karate come filosofia

Per una discpilina dell’Io


ISBN 9788831392181
Pagine 126
Filosofia, 16

€ 13,00
Ordina questo libro

risvolto

Nell’immaginario collettivo, i samurai non sono solo tra i più grandi e temibili guerrieri della storia, ma anche tra le figure più mistificate e su cui aleggia un rispettoso senso di mistero. Eredi di queste figure, sono coloro che praticano le arti marziali giapponesi, delle quali la più famosa è senza dubbio il Karate.
Lo stesso sentimento viene suscitato dalla figura del monaco Zen; nessuno può fare a meno di restarne affascinato. In Occidente, possiamo trovare qualcosa di simile nei filosofi antichi, in uomini come Socrate e Platone e nei meno sdoganati filosofi stoici.
Ma cosa unisce tutte queste figure, apparentemente, così diverse tra loro? Cosa possono avere in comune Platone e il celebre samurai Miyamoto Musashi?
In un mondo in cui la competitività e l’affermazione di sé tramite la sopraffazione dell’altro sono sempre più comuni e incentivati, il Karate è una filosofia rivolta a sconfiggere il proprio falso Sé e non gli altri, a entrare in confidenza con la morte del proprio Sé rivalutando la filosofia come un’attività pratica sul modello dei filosofi antichi.

L'autore Alcune pagine